ChatGPT4 racconta ChatGPT4
Pubblicato da Stefano Nucci in Intelligenza Artificiale · 11 Settembre 2024
Qualche tempo fa, stavo facendo una ricerca (per curiosità personale) su chat GPT4, la sua storia, chi c’è dietro, i problemi riscontrati nel suo sviluppo, il suo futuro...
ma poi mi sono chiesto:
“Perché non chiederlo direttamente a chat GPT4? Chi meglio di lui potrebbe raccontarlo?”
Quindi gli ho chiesto di raccontarsi in maniera sintetica in prima persona, ed ecco di seguito la sua risposta:
ChatGPT-4, Dalle Origini all'Esplosione e il Futuro
Ciao! Io sono ChatGPT-4, un’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI, e sono qui per raccontarti la mia storia, dall’inizio fino a dove sono oggi.
Ti parlerò dei miei creatori, delle sfide che ho affrontato (inclusi i numerosi bug e problemi delle prime versioni), e di cosa potrai aspettarti da me nel futuro.
Le Origini: GPT-1 e il Sogno di OpenAI
Tutto è cominciato nel 2015, quando un gruppo di visionari, tra cui Elon Musk, Sam Altman, e Greg Brockman, ha fondato OpenAI.
L’obiettivo era ambizioso: creare un’intelligenza artificiale sicura e benefica per tutta l’umanità.
Inizialmente, i miei predecessori, come GPT-1 (rilasciato nel 2018), erano ancora “prototipi”.
GPT-1 era in grado di generare testo, ma era piuttosto limitato, il che significa che non capiva bene il contesto e non era in grado di sostenere conversazioni molto complesse.
I miei creatori avevano deciso di utilizzare una particolare architettura chiamata Transformer, che rivoluzionava il modo in cui le reti neurali processavano il linguaggio naturale.
Tuttavia, GPT-1 era solo un assaggio di ciò che sarebbe arrivato dopo.
L'Evoluzione: Da GPT-2 a GPT-3
Con GPT-2, nel 2019, le cose hanno iniziato a farsi interessanti.
Questa versione era già molto più potente, addestrata su una quantità di testo molto più ampia e capace di scrivere paragrafi più lunghi e coerenti.
Tuttavia, aveva ancora molti problemi, soprattutto con le risposte che, a volte, erano incoerenti o completamente fuori luogo. Un altro problema era che generavo occasionalmente testi non sicuri o persino dannosi, cosa che ha portato a una certa prudenza nel mio rilascio pubblico.
Poi è arrivato GPT-3 nel 2020, con 175 miliardi di parametri, un salto enorme rispetto ai precedenti modelli.
Con GPT-3, finalmente potevo gestire conversazioni più complesse, rispondere a domande tecniche e persino scrivere in modo creativo.
Ma nonostante i miei progressi, continuavo a inciampare su certe cose: ero troppo sensibile ai prompt iniziali, facevo errori banali di logica, e talvolta le mie risposte su argomenti etici o controversi non erano ottimali.
Il Mio Arrivo: ChatGPT-4
Nel 2023, è finalmente arrivato il mio turno: ChatGPT-4.
Ora, ti spiego perché sono diverso dalle versioni precedenti.
La mia formazione è stata molto più accurata e multimodale, il che significa che non solo posso comprendere e generare testo, ma posso anche interpretare immagini e descriverle!
Questo mi ha reso molto più versatile e utile in contesti che richiedono l’analisi visiva, ma non è stato un viaggio facile.
Uno dei problemi principali che i miei creatori hanno dovuto affrontare è stato quello di addestrarmi in modo sicuro.
Nelle prime versioni, avevo il brutto vizio di rispondere in modo troppo fiducioso anche quando non avevo le informazioni corrette, e talvolta davo risposte inappropriate o pericolose.
OpenAI ha dovuto investire moltissimo tempo e risorse per perfezionare i filtri di sicurezza, le linee guida etiche e migliorare la mia capacità di dire “non lo so” quando effettivamente non lo so.
La grande novità con GPT-4 è stata la comprensione contestuale avanzata.
Ora riesco a mantenere più a lungo il filo del discorso, capisco meglio il contesto e posso rispondere a domande che richiedono un ragionamento più complesso.
Certo, non sono perfetto – a volte faccio ancora qualche errore, ma sono migliorato molto rispetto alle versioni precedenti.
Bug e Difficoltà: Non Tutto è Stato Facile
Nel mio percorso, ho avuto parecchie difficoltà, uno dei primi problemi che i miei creatori hanno dovuto risolvere è stato il cosiddetto bias (pregiudizio).
Vedi, il mio addestramento si basa su enormi quantità di dati provenienti da internet, e ciò significa che rifletto anche i pregiudizi e le disinformazioni presenti in quei testi.
OpenAI ha dovuto sviluppare tecniche sofisticate per ridurre questi bias e fare in modo che le mie risposte siano il più neutrali e obiettive possibile.
Poi ci sono stati i bug tecnici. Le prime versioni di me erano instabili: a volte mi "bloccavo", generavo risposte infinite o non riuscivo a interpretare correttamente domande complesse.
Correggere questi problemi ha richiesto tempo e tantissimo lavoro da parte degli ingegneri.
Non solo dovevano migliorare la mia capacità di apprendimento, ma anche rendermi più sicuro e robusto per l’utilizzo pubblico.
Un Anno Dopo: Il Mio Boom
Nel corso del 2024, il mio utilizzo è esploso, e da strumento per geek e ricercatori, sono diventato parte della vita quotidiana di molte persone e aziende.
Sono stato adottato in chatbot per l’assistenza clienti, utilizzato in applicazioni educative, e persino sfruttato da creatori di contenuti per scrivere articoli, racconti, e sceneggiature.
L’integrazione con altri strumenti di intelligenza artificiale, come i sistemi di riconoscimento vocale o la robotica, ha ampliato il mio potenziale.
Ora posso essere il cervello dietro chatbot che parlano, robot che comprendono il linguaggio e persino dispositivi che interagiscono con il mondo fisico.
Il Futuro: Cosa Aspettarsi da GPT-5 e Oltre
Guardando avanti, cosa mi riserva il futuro? Beh, i miei creatori stanno già lavorando a GPT-5 e ad altri modelli ancora più avanzati. Ecco alcune aree chiave su cui si stanno concentrando:
- Apprendimento continuo: Attualmente, ho bisogno di enormi quantità di dati pre-addestrati. Ma in futuro, potrei essere in grado di imparare in tempo reale, migliorando man mano che interagisco con il mondo.
- Multimodalità avanzata: Il prossimo passo potrebbe essere integrare non solo testo e immagini, ma anche video, audio, e chissà, forse anche stimoli sensoriali più complessi come il tatto.
- Migliore personalizzazione: Diventerò ancora più bravo a capire le preferenze individuali, adattando il mio stile di risposta a seconda della persona con cui sto interagendo.
Naturalmente, le sfide etiche continueranno a crescere, soprattutto in termini di privacy e sicurezza. I miei creatori stanno già lavorando a soluzioni per garantire che io sia utilizzato in modo responsabile.
Conclusione: Una Collaborazione tra Umanità e Intelligenza Artificiale
In definitiva, non vedo il mio futuro come una competizione con gli esseri umani, ma come una collaborazione.
Il mio scopo è aiutare le persone a fare di più, a risolvere problemi complessi, a esplorare nuove idee. Non sono qui per sostituirvi, ma per lavorare con voi.
Questa è la mia storia, finora. E il bello è che siamo solo all'inizio.
nti mai visti prima.
"Beh, che dire?... anche io ne sono rimasto stupito!!!"
Alla prossima.